Autentici Percorsi - Vivili da vicino









Un cuore alla volta






Il nostro è un territorio piccolo come può esserlo quello di una destinazione unica, facile da percorrere e semplice da scoprire.
Ma è anche un luogo esteso e ricco di diversità dove vivono 4 comunità che condividono, insieme al territorio ed alla sua natura, una storia ed una cultura che il tempo ha forgiato e reso parte indelebile della nostra esistenza.
Il nostro è come un corpo con 4 cuori ed un’anima sola. Ciascuno di essi è capace di battere per proprio conto alimentando una circolazione vitale fatta di idee, racconti ed esperienze che si fondono quotidianamente con quelle degli altri 3.
Contribuendo a costruire nel tempo una identità comune fatta di valori e abilità che contraddistinguono la gente del luogo e sono alla base dell’esperienza unica ed autentica offerta ai suoi visitatori.
Il primo di questi 4 cuori è senz’altro Termoli.



Con i suoi 33mila abitanti e la sua posizione al centro dei circa 35 km di costa sul mare Adriatico, sede dell’omonima Area Urbana che ha dato vita alla destinazione unica Autentici Percorsi, che comprende anche Campomarino, Guglionesi e San Giacomo degli Schiavoni, Termoli è uno dei centri più importanti del Molise, secondo per dimensioni al solo capoluogo di regione, Campobasso, ma primo per importanza economica e vocazione turistica e ricettiva.

E’ un luogo vitale e una meta godibile per tutto l’anno, facile da raggiungere in auto o in treno ma anche via aerea e marittima, che affonda nel mare e nel suo entroterra le proprie radici storiche e da esse trae la linfa che ne ha alimentato negli anni lo sviluppo fiorente che l’ha portata a triplicare i suoi abitanti in poco più di mezzo secolo.




Ma ciò che rende Termoli un luogo dove vivere un’esperienza turistica di valore, capace di regalare momenti di autentico piacere, è la bellezza del suo borgo storico, sorto su insediamento risalente addirittura al V° secolo d.C. che si protende nel mare cinto da mura a conferma di una delle teorie più accreditate sulle sue origini che la vogliono come la continuazione dell’antica città denominata Buca, porto romano della Frentania. E che dal mare protegge il porto peschereccio e turistico su cui si affacciano suggestivamente le antiche case dei pescatori oggi divenute confortevoli e caratteristiche residenze per turisti. Porto dal quale è possibile partire per escursioni quotidiane nelle meravigliose Isole Tremiti che caratterizzano l’orizzonte del mare di Termoli.




Percorrere le vie larghe ed animate della zona settecentesca della città che conducono, in pendenza (l’abitato più antico sorge infatti a 21 metri sul livello del mare ma i quartieri dell’entroterra superno i 100 metri) conduce il visitatore naturalmente verso il mare spingendolo ad addentrarsi nel borgo antico dominato dalla forma slanciata del Castello Svevo, simbolo della città, la cui architettura è improntata a gran semplicità. Il suo nome è legato indissolubilmente a Federico II di Svevia che lo ristrutturò e rafforzò nel 1240, dopo i danni arrecati da un attacco della flotta veneziana, facendone il fulcro di un più ampio sistema di difesa, costituito da un robusto muro che cingeva l'intero perimetro della città e da diverse torrette merlate, di cui una si è conservata intatta ed è situata all'ingresso principale del Borgo stesso. L’interno del borgo, perfettamente conservato, è un susseguirsi di strade e stradine che confluiscono in larghi e piazzette costantemente pervase dalla presenza visiva e olfattiva del mare che lo circonda. Al centro del quale si apre sorprendente, agli occhi di chi vi arriva per la rima vola, l’ampia piazza dominata dalla luminosa semplicità della Cattedrale dedicata a San Basso, patrono della città, esempio armonico dello stile romanico pugliese risalente al XII secolo, dove sono conservati il corpo del Santo patrono della città e del compatrono Timoteo, discepolo prediletto di San Paolo.

Passeggiare tra questi vicoli è un’autentica esperienza sensoriale, frutto delle architetture delle case, del vociare sommesso che proviene dalle persiane socchiuse, del profumo seducente del “brodetto di pesce” la cui tradizione si rinnova da secoli nelle cucine fresche ed ombreggiate pervadendo le strade su cui si affacciano. Ed è proprio la cucina, schietta, semplice e incredibilmente gustosa, frutto del connubio armonico tra i prodotti del mare e le verdure, i vini e l’olio superbi delle vicine terre di Campomarino Guglionesi e San Giacomo degli Schiavoni, l’altra grande ragione che rende quella vissuta a Termoli un’esperienza turistica autenticamente indimenticabile.

Nelle decine di ristoranti che affollano il centro della città è possibile degustare, accanto al tradizionale “brodetto” (la classica zuppa saporita fatta con i pesci tipici dell’Adriatico), alcuni piatti della tradizione umile ma laboriosa della marineria termolese, come “u papponë”, un piatto povero a base di fette di pane casareccio raffermo bagnate in un sugo piuttosto diluito preparato con la “scaffetta” cioè l’avanzo di pesce accumulato nel fondo dello scafo della barca che era la parte di pescato che toccava ai marinai, o “u scëscille”, una squisita variante locale delle classiche polpette cacio e uova.




Ma il cibo saporito e ricco di tradizione, non esaurisce l’esperienza di piacere sensoriale che Termoli riserva ai suoi ospiti: le sue due lunghissime spiagge (separate dal borgo) perfettamente attrezzate e più volte premiate con la Bandiera Blu e il vessillo di Legambiente, caratterizzate da sabbia fine e un’acqua trasparente, sono il luogo ideale per un soggiorno all’insegna di sole, mare e sport. Che diventano paradiso degli appassionati di surf nelle frequenti giornate di vento teso che caratterizzano in particolare il lato sud (spiaggia di Rio Vivo) dove opera un centro velico ed una scuola vela di fama nazionale aperto gran parte dell’anno.